A volte mi piace immaginare come sia potuta andare nella lontanissima preistoria nel primo contatto di un uomo con la tecnica artistica del carboncino o della sanguigna. Forse qualcuno di quegli uomini primitivi sta cercando di spegnere un piccolo tizzone di legno bruciacchiato dal fuoco che riscalda l’ambiente, magari su di una parete della grotta che fungeva da abitazione e con grande meraviglia questo uomo nota che il pezzetto di legno carbonizzato lascia un segno nero sulla superficie.
Beh riflettendoci bene non penso che io sia andato troppo lontano dalla verità, Voi che ne dite? Quello che posso dire con certezza è che sia il carboncino sia la sanguigna, sono delle tecniche molto antiche come ci testimoniano le numerose pitture rupestri che sono arrivate sino ai giorni nostri. Infatti in alcune Regioni vi sono molte grotte che erano abitate nella preistoria da antiche tribù di uomini primitivi, le cui pareti sono dipinte con soggetti di caccia o sociali con l’uso di queste tecniche, e servivano per gli artisti dell’epoca come una funzione quasi magica cioè venivano usate come una sorta di scongiuro per quanto riguardava per esempio la buona riuscita della caccia e altro ancora.
Dobbiamo aspettare però il periodo definito del Rinascimento per avere uno sviluppo e una ricerca ancora più accurata per migliorare queste tecniche da parte di numerosi artisti e pittori dell’epoca che le usavano soprattutto per tracciare i disegni preparatori e gli studi che poi venivano composti nell’opera finita.
La sanguigna divenne in seguito una tecnica abituale nella pratica artistica molto amata per la sua facilità e rapidità d’uso e perché in grado di esprimere l’originalità individuale del tratto che come sappiamo è fondamentale per riconoscere e apprezzare lo stile di ogni Artista. Voglio citare tra i tanti grandi Maestri che usarono e apprezzarono questa tecnica, Leonardo da Vinci di cui abbiamo numerose opere arrivate sino a noi come il suo famoso autoritratto (lo vediamo sopra) che è un vero è proprio capolavoro di espressività e suggestione e di cui viene spesso raffigurato a fini di propaganda per quanto riguarda Musei, Gallerie e altro.
Durante i secoli Ottocento e Novecento molti Artisti usarono la tecnica del carboncino e della sanguigna non solo per fare schizzi o per i loro studi preparatori ma per vere e proprie opere d’arte finite e che venivano vendute. Si capì presto che queste tecniche infatti davano un ottimo risultato perché oltre ad essere versatili e rapidi da usare rendevano degli effetti espressivi che forse difficilmente sono possibili con altre semplici tecniche (vedi sotto un esempio di Sanguigna).
Che cosa sono il carboncino e la sanguigna
Per quanto riguarda il carboncino, ormai in commercio si possono trovare prodotti naturali ed artificiali. Quelle naturali chiamate carbonelle sono ottenute dalla combustione di piccoli legnetti di nocciolo di varie forme e dimensioni. I carboncini artificiali sono invece un impasto di carbone che poi viene messo in forme e hanno la sezione rotonda o quadrata e dimensioni diverse. Queste ultime hanno anche diversi gradi di durezza ai quali corrispondono diversi effetti tonali. (A lato ritratto di Giulia Belelli di Edgar Degas, opera con carboncino sfumato).
La sanguigna invece è un impasto di argilla ferruginosa e come dice il nome stesso si presenta di colore rosso-mattone.
L’utilizzo di queste due tecniche artistiche è molto vario. Si possono tracciare rapidi segni larghi o sottili in grado di esprimere energia e dinamicità oppure per dare vita a morbidi effetti pittorici che si ottengono “sfumando” i segni con le dita o con un attrezzo adatto chiamato “sfumino”. Si possono anche creare degli effetti di chiaroscuro, cancellando con la gomma pane le zone prescelte.
Per concludere vorrei come sempre dirvi di dare ascolto ai vostri istinti artistici e fantasiosi e di divertirvi sempre con le vostre passioni. Provate sempre prima di iniziare su alcuni fogli di diverso tipo (lisci, ruvidi e colorati) in modo da avere in mente i vari effetti visivi che cambiano a secondo il supporto prescelto e alla fine spruzzate il fissatore spray adatto per queste tecniche che si trova facilmente in commercio.
Vedrete che se avete usato queste tecniche in modo giusto avrete dei bellissimi risultati quasi come l’opera sotto che è realizzata dal grande artista il Guercino, intitolata Fanciulla che setaccia la farina, carboncino su carta grigia Monza, collezione privata.